Le schede dei pesci

Belonesox belizanus (Kner, 1860)

 

Ecco una vera eccezione per quello che riguarda i pecilidi. Ci troviamo infatti di fronte ad uno dei più singolari pesci allevati in acquario, e il nome comune inglese di questa specie (pike killifish – dove pike significa luccio) è tutto un programma.

Il nome scientifico deriva dal termine greco belone (testa a punta o a freccia) e dal latino esox (luccio). Il nome della specie belizanus indica poi la provenienza ( scoperto in Belize).

Fino a qualche decennio fa (e ancora qualcuno lo sostiene) si pensava che il genere contenesse due sottospecie B.belizanus belizanus e B.belizanus maxillosus (Hubbs nel 1963 ha definito che non esistono i presupposti per dividere la specie e noi accettiamo questa conclusione). Il genere è strettamente affine a quello della Gambusia.

In effetti la morfologia del Belonesox non è poi tanto dissimile dai più conosciuti predatori del genere Esox:

corpo fusiforme e idrodinamico che, abbinato ad una poderosa muscolatura, permette di muoversi velocemente e scattare all’inseguimento delle prede, le quali vengono afferrate per mezzo delle potenti mascelle che si protrudono anteriormente al cranio.

 

Nella foto si possono notare le “armi” del Belonesox belizanus. Foto di Marco Rosetti (www.acquaportal.it)

 

La colorazione di fondo è grigio olivastra, con riflessi bronzei specie nella regione dorsale.

Macchie nere e bande scure possono essere presenti più o meno evidentemente sul peduncolo e lungo i fianchi (questo dipende da colorazioni differente secondo le popolazioni e secondo lo stato del pesce).

I piccoli alla nascita presentano una banda nera molto evidente lungo tutto il fianco per diverse settimane. Questa particolare livrea sembra inibire il cannibalismo da parte dei genitori e tra i fratelli (anche se questo inconveniente è largamente diffuso soprattutto per i pesci in cattività).

Maschio di Belonesox belizanus. Foto di Stefano Valdesalici

   

La specie abita prevalentemente in corsi d’acqua a lento flusso e poco profondi con ricca vegetazione che funge da nascondiglio durante gli agguati alle prede. E’ diffuso lungo tutta la costa Atlantica (in acqua dolce o salmastra) dallo stato di Veracruz (Mexico), e precisamente nella Laguna S. Julian a nord-ovest, fino al Rìo Tortuguero in Costarica. Lo si trova anche nel Lago Nicaragua (nello stato omonimo) e nel bacino idrico del Rìo Hondo in Belize.

L’altitudine varia tra 0 e 50 metri e la temperatura è compresa tra i 24°C e i 37°C (rilevamenti in Costa Rica tratti dal libro di Bussing).

E’ un pesce di superficie che raggiunge i 20 cm nelle femmine e i 15 tra i maschi ( in Costa Rica il minimo per un maschio è adulto è stato fissato a 11 cm – sempre dal libro di Bussing).

La specie è prevalentemente piscivora. L’alimentazione adeguata è composta da avannotti e pesci di dimensioni contenute (gambusie, guppy). Per i piccoli si possono utilizzare artemie, dafnie ,tubifex, enchitrei, avannotti…. Possono essere abituati anche a cibo morto o surgelato ma ciò richiede pazienza e comunque apporto di cibo vivo è necessario per un corretto allevamento e per mantenere il pesce in attività.

La gestazione dura all’incirca 28-30 giorni e femmine adulte hanno una media di 20-30 avannotti per parto che misurano tra i 3 e 3.5 cm. Se ben nutriti raggiungono la maturità sessuale attorno ai 4 mesi.

Clip video della predazione di un guppy 

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