Inseminazione artificiale nei Pecilidi selezionati

di Matt Hennig (mathias@skybiz.com)
Courtesy the Free ABC Newsletter available at http://www.aquariumbulletin.com.

Tratto dal sito Aquarticles http://www.aquarticles.com

 

Glenn Takeshita ci riporta la sua affascinante esperienza con l’inseminazione artificiale di ovovipari selezionati. Vi chiederete: Perché qualcuno vuole raccogliere dello sperma dai maschi di ovovivipari e introdurlo nelle femmine in modo artificiale? La risposta è che questa tecnica permette di risparmiare molto tempo nello sviluppo e nel fissaggio delle caratteristiche genetiche che si vogliono trasmettere ad una determinata varietà di pesci ovovipari.

L’inseminazione artificiale (Artificial insemination -AI-) è molto utile per ottenere sperma da maschi delle varietà tipo la “coda a lira”(lyretail) o “pinne a velo”(veiltail) che presentano un gonopodio che spesso è lungo e deformato che non gli permette di accoppiarsi naturalmente. AI è inoltre utile per poter individuare i possibili maschi sterili che non producono sperma e che possono così venire eliminati dal gruppo dei riproduttori. Poi AI è utile se i maschi di una determinata razza si rivelano sessualmente poco aggressivi e tendono a scoraggiarsi dopo i primi tentativi di accoppiamento falliti, risultando con una bassa percentuale di riproduzioni coronate da successo.

La tecnica massimizza la produzione di piccoli da parte delle femmine in quanto : aumenta il numero di uova che vengono fertilizzate e consente la creazione di ibridi ( pratica diffusa nella selezione di nuove varietà). Infine, alcune femmine possono presentare le aperture alle strutture ovariche bloccate o molto strette. L’inseminazione può superare anche questo ostacolo e rendere gravide anche queste femmine.

  Forniamo di seguito una lista semplificata del materiale occorrente per l’AI:

-  un microscopio per dissezione – pipette Pasteur (0,5 mm di diametro o più piccolo) – anestetico ( 2 gocce di olio di chiodi di garofano (clove oil) ogni 5 tazze di acqua di rubinetto ; 1:7000 of 98% di 2-fenoxyetanolo) – piccolo pezzo di stoffa umido e soffice o un foglio di carta igienica o scottex – soluzione salina isotonica per mantenere lo sperma prima di iniettarlo nella femmina – un ago dalla punta smussata (che non perfori) – un piccolo contenitore con filtro e aerazione posto in un ambiente oscurato per calmare il pesce dopo l’intervento

 

Di seguito le tecniche per operare:

Dopo che il maschio è stato anestetizzato e avvolto in un panno umido e soffice, deve essere voltato e mantenuto in una posizione che ci esponga il suo ventre . Il gonopodio deve poi essere attentamente spostato lungo un arco di 180° avanti e indietro per 7-10 volte.

Dopo aver fatto questo, con le dita di una mano si mantiene il gonopodio puntato in avanti e con il pollice e l’indice dell’altra mano si devono premere molto delicatamente i fianchi del pesce da subito dietro la testa fino alla base del gonopodio fintanto che non venga rilasciato il liquido seminale. Questo va raccolto con una pipetta e posto in soluzione isotonica per il mantenimento. La procedura di raccolta può essere anche ripetuta 2-3 volte se il liquido rilasciato non è molto copioso.

Dopo avere terminato l’operazione (che richiede circa 3 minuti) al maschio deve essere permesso di riprendersi in una vasca adeguata in un ambiente calmo.

Fatto questo si passa alla femmina che deve essere anestetizzata e preparata ad essere manipolata come il maschio. L’apertura genitale ( che si trova appena caudalmente all’apertura anale) deve poi essere ispezionata e se necessario divaricata leggermente con un ago dalla punta smussata che non causi menomazioni al pesce.

Infine, il seme nella soluzione isotonica deve essere aspirato nella punta della pipetta Pasteur per ca.5 mm (1/4"). La punta viene poi inserita delicatamente nell’apertura genitale femminile e si inietta il liquido. State molto attenti a non introdurre aria con la pipetta e ripetete la procedura 3-5 volte.

Si termina poi lasciando la femmina a riprendersi dall’operazione in una vasca preparata adeguatamente entro 3 minuti dall’inizio dell’operazione.

 

Fatto. Aspettate di vedere se la femmina rimane gravida.

Secondo il parere di Glenn Takeshita, AI non è difficile da imparare e insegnare. Per chi volesse approfondire il discorso sul metodo di Glenn Takeshita può trovare informazioni assai più dettagliate nel suo articolo riportato di seguito.

 Fonte: Glenn Y. Takeshita. Artificial Insemination of Fancy Swords, Variatus, Moons, and Mollies. In: Tropical Fish Hobbyist, May 2001, p108-116.

Nota (D. Montanari) : Ho ritenuto opportuno di allegare questo interessante articolo alla nostra sezione. Personalmente comunque, sconsiglio di tentare di riprodurre il procedimento prima di essersi informati assai più approfonditamente sulla tecnica ed essersi attrezzati adeguatamente.