AMBIENTE
L’ACQUARIO
FUORI CASA: ALLA SCOPERTA DELLA NOSTRA FAUNA ITTICA. di Elisa Pampolini |
|
||||||||||||||||||||||
Lo
studio della fauna ittica delle acque interne della provincia di Ferrara
condotto dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Ferrara ha
rilevato negli ultimi anni la presenza di una comunità dominata dalle
specie alloctone*. Oltre al Siluro (Silurus glanis L.),
prevalente sia per quantità
numerica che per biomassa*,
altre specie introdotte stanno arrecando gravi problemi all’ittiofauna
autoctona*. Il
Pesce persico ( Perca fluviatilis L.), predatore originario del Nord America, ha una
dieta molto simile a quella del Luccio, con il quale compete quindi per
il cibo. Il
Pesce gatto (Ictalurus melas, Raf.), introdotto dal Nord America, si ciba di uova
di altri pesci. La
Gambusia (Gambusia holbrooki Gir.), utilizzata nella lotta biologica contro le
zanzare, si nutre in realtà anche di molti altri vertebrati acquatici,
entrando così in competizione trofica con altre specie ittiche. Alcuni
Ciprinidi come il Carassio (Carassius
carassius L.) grazie alla loro grande adattabilità* stanno
colonizzando i corsi d’acqua interni. Di
altre specie introdotte, ritrovate solamente di rado nel corso dei
monitoraggi, non si possono trarre conclusioni certe dell’avvenuta
naturalizzazione: è il caso della Carpa
erbivora (Ctenopharyngodon
idellus, Val.), introdotta come “diserbante biologico” nei
canali di bonifica e tuttora soggetta a continue immissioni Nel
1997 sono stati rinvenuti esemplari di Acerina
cernua (Gymnocephalus cernuus L.),
un piccolo Percide originario dell’Europa settentrionale, centrale ed
orientale segnalato per la prima volta in Italia nel 1985. Si suppone
che la specie possa completare nelle nostre acque l’intero ciclo
biologico e che sia attualmente in fase di acclimatazione. Questo
piccolo predatore potrebbe arrecare danni alle specie ittiche autoctone
in quanto la sua alimentazione è composta anche di uova di pesci, oltre
che di crostacei, molluschi e larve di insetti. IL SILURO EUROPEO: LA SPECIE ALLOCTONA PIU’ DIFFUSA. Originario
dell’Europa centrale ed orientale, dalle regioni del Danubio fino al
lago d’Aral, il Siluro è stato poi introdotto in Olanda, Belgio,
Francia, Inghilterra e da ultimo
anche in Italia. Nei Paesi d’origine ha una notevole importanza
commerciale e viene allevato per la carne, consumata sia fresca che
affumicata, le uova, mescolate a quelle di Storione per ottenere il
caviale, e le ossa, dalle quali si ricava la colla di pesce. IDENTIKIT DELL’INTRUSO! Il
Siluro si riconosce facilmente per la forma del corpo allungata e di
notevoli dimensioni, l’assenza di scaglie e la caratteristica
marmorizzazione. La testa è massiccia, con una grande bocca provvista
di lunghi barbigli e piccoli occhi rotondi. L’habitat
ideale è rappresentato da acque lente con fondali fangosi, dove vive in
rifugi o parzialmente infossato. L’attività locomotoria è
concentrata prevalentemente nelle ore notturne, quando manifesta il
comportamento di caccia. COSA SIGNIFICA: specie alloctona o esotica=specie
non caratteristica della fauna del luogo ma che in seguito a
introduzione accidentale o volontaria può inserirsi nel nuovo
ecosistema interagendo con le specie presenti e modificando gli
equilibri preesistenti. specie autoctona o nostrana=specie
originaria del luogo. biomassa=peso complessivo degli organismi
appartenenti alla popolazione censita. competizione trofica=interazione
tra organismi (in questo caso appartenenti a due specie diverse) che
utilizzano la stessa “risorsa-cibo” e che porta ad un
riarrangiamento dello sfruttamento delle risorse oppure
all’eliminazione dell’individuo (o della specie) più debole dal
punto di vista competitivo. adattabilità di una specie=capacità
di una specie di modificare le proprie abitudini in relazione
all’ambiente. dieta planctivora=alimentazione
composta di organismi appartenenti al plancton, cioè animali e vegetali
generalmente di dimensioni microscopiche che non nuotano ma si lasciano
trasportare passivamente dalla corrente. PER SAPERNE DI PIU’: Gandolfi
G., Giannini M. (1979): La presenza di Silurus
glanis nel fiume Po. Natura,
Soc. Ital. Sci. nat., Museo Civico Storia Naturale e Acquario Civico
Milano, 70(2): 3-6. Gandolfi
G, Zerunian S., Torricelli P., Marconato A.(1991): I pesci delle acque
interne italiane. Ministero
dell’ambiente. Muus
S.J., Dahlstrom P. (1970): Guida dei pesci d’acqua dolce. Edagricole, Bologna:1-224. Regione
Emilia Romagna (1988): Specie ittiche esotiche in Emilia Romagna, Bologna:
1-56. Rossi
R., Trisolini R., Rizzo M.G., Dezfuli B., Franzoi P. (1991): Biologia ed
ecologia di un aspecie alloctona, il Siluro (Silurus glanis L.) (Osteichthyes, Siluridae), nella parte terminale
del fiume Po. Atti Soc. Ital. Sci.
Nat. Museo Civ. Storia Nat.
|
|