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25 dicembre 2001
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Lo Storione risponde a Costantino Orlandi03 gennaio 2002
Sono
davvero emozionato. Quando qualche mese fa saltai fuori dalle acque del
grande fiume, stanco di vagare tra melma e rifiuti, mai avrei pensato di
ricevere ospitalità nelle vasche degli amici di AFAE. Mi hanno anche
offerto un lavoro, ho una numerosa famigliola da mantenere, anche se il
gelo degli ultimi tempi mi ha costretto a rimanere nella mia vasca con
il riscaldatore al massimo, sono vecchio e non più abituato alle fredde
giornate della pianura padana. Adesso è arrivata anche una bicicletta,
con la quale posso andare in giro a raccogliere sensazioni acquariofile. Qualche
giorno fa hanno bussato sulla mia vasca e mi hanno fatto leggere il
messaggio che hai mandato, è scappata una lacrimuccia, l’emozione per
il primo vero contatto con la realtà umana è stata grande. Io
non posso parlare. Posso solo scrivere e ascoltare, e varie volte hanno
parlato di te in associazione, posso dire di conoscerti bene. Ho
visitato anche il tuo sito web, per capire come in realtà il mondo
acquariofilo sia ben diverso da quello che sembra. Omogeneo
e freddo ad una prima semplicistica analisi, molto più caldo e diverso
guardando a fondo tra le righe. Le tue parole mi riempiono di gioia, e
credo che siano il modo migliore per cominciare questa avventura di
giornalista acquatico (cavolo che fatica pedalare in mezzo alla nebbia),
per quel poco che posso dire con la mia breve esperienza in mezzo agli
umani. Sono
circondato da persone speciali, qua in associazione e in giro per
l’Italia, ma mi avevano detto alcuni amici quando ancora ero nel Po,
che solo un pazzo come me poteva andarsene a cercare rogne tra gli
aquariofili. Ma
allora che succede? Chi sparge queste voci? Dove sono i mostri che
stanno cercando di affondare la passione per far nascere un
acquariofilia spicciola e banale? Forse
non ci sono, o forse fanno parte di un mondo che ingiustamente chiamiamo
acquariofilia ma non lo è. L’acquariofilia
vera esiste, ed è all’interno delle associazioni, nelle cene tra
appassionati, nelle vasche delle nostre case, nei negozi di chi ama la
natura, lo sto notando andando in giro per le case con la mia
bicicletta, vorrei vederlo anche nei posti più lontani, ma non posso
pedalare troppo, ho le ossa piene di umidità. Ma
la tristezza più grande è certo quella di scoprire che solo pochi
riescono a percepire certe situazioni. In pochi ci aiutano ad andare
avanti, come se le iniziative rivolte ad aumentare la cultura
acquariofila siano troppo avveniristiche, o peggio non siano così
importanti per un “certo” tipo di acquariofilia, quella che a noi
interessa meno. Io
qua nella mia vasca me la cavo benone, mi danno da mangiare e mi
cambiano l’acqua, mi accendono la luce e mi puliscono il vetro. Ma non
sono sorpreso di questo, nelle associazioni c’è l’acquariofilia
vera, negli amici di AFAE c’è l’acquariofilia vera, manca la
cultura ed il rispetto per la natura fuori dalle associazioni, e questo
non è un problema dell’acquariofilia. E’
stato doloroso scappare dal mio amato fiume, ma ho dovuto farlo per
sopravvivere. Adesso sto riscoprendo una nuova realtà che vorrei
approfondire, e che non mi aspettavo di ritrovare. Quella
passione per gli animali, per un piccolo scorcio di natura che non può
passare inosservato alla massa. Caro
Tino, mi ricordo una volta un combattimento con un enorme Luccio, sono
passati ormai tanti anni. Ce
lo siamo ritrovato di fronte io e gli amici, ognuno di noi non ce
l’avrebbe mai fatta da solo, ma tutti insieme l’abbiamo fatto
fuggire con la coda tra le pinne. Ecco
perché tutti gli amici che ci sostengono da lontano sono la nostra
forza, perché sappiamo che possiamo puntare tutto sulla loro passione e
sul loro amore per la natura. Ne approfitto quindi per ringraziare tutti
gli amici di AFAE (non ricordo tutti i nomi, sai non mi fanno
partecipare alle riunioni del consiglio, forse tra qualche tempo quando
avranno fiducia in me) e per dire che li sentiamo vicini a noi più di
quanto possano immaginare. Ricordati
inoltre che ti aspetto qua a Ferrara insieme agli altri amici, ci state
tutti nella mia vasca, so che vi accontenterete, così parleremo un
po’ di acquari, del mio amato fiume che ho lasciato, e di tante altre
cose, non ci annoieremo. Adesso
scappo, è quasi sera, e nella mia bicicletta non ci sono i fanali, non
vorrei rimanare fuori tutta la notte, qua fa troppo freddo, ma nella mia
vasca, quando ci siete anche tutti voi, c’è un bel calduccio. Ciao. Storione
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