RIGUARDO IL PRIMO CONCORSO INTERNAZIONALE GUPPY SHOW... di Diego Montanari

 

Anche in Italia, negli ultimi anni, si è andata diffondendo (tra gli acquariofili) la passione per l'allevamento di forme di selezione per concorsi.

Precursori in questo senso furono gli allevatori di Discus, seguiti a breve dai Guppy show e dai Betta, ultima scommessa in ordine di tempo, alla recente mostra Salento Acquari 2005. In questo mio scritto, tenterò di introdurre a tutti in cosa consiste un concorso di guppy e fornire qualche indicazione di massima sul giudizio dei pesci in gara. Quest'anno la manifestazione propone (oltre a diversi seminari con tema principale il guppy) al suo interno il primo campionato internazionale guppy ed in contemporanea la terza edizione nazionale riservata agli allevatori italiani.

Il 2005 si prefigura quindi come una data importante nella storia dei Guppy Show in Italia, visto che per la prima il concorso è riconosciuto (e pubblicizzato) a livello internazionale dalla commissione europea per i guppy di selezione (I.K.G.H.).   Vi chiederete ora se è davvero importante che il concorso sia ufficializzato dall' IKGH e come mai questo si è reso possibile solamente ora. Eccovi le risposte: E' importante che il concorso sia riconosciuto, in quanto ciò è sinonimo di uniformità di regolamenti ed usi se raffrontato a quello di qualsiasi altra club membro della commissione. L'uniformità dello standard rende univoci gli obiettivi a perseguire nel lavoro di selezione e allevamento e questo porta al risultato che il lavoro di ogni appassionato sia equiparabile in ogni paese. Ciò significa che ogni allevatore trova, in questi concorsi, la possibilità di gareggiare e confrontare i propri risultati con altre realtà.

Non meno importante è la "visibilità" che l'IKGH offre ad ogni associazione membro verso gli altri affiliati, assicurando sempre un certo scambio di pesci (e amicizie) dalla Francia alla Polonia, alla Svezia, alla Germania e così via.

Come è stato possibile organizzare un concorso internazionale ?

La realizzazione dell'evento, si è resa possibile grazie alla collaborazione congiunta dell'Associazione Italiana Guppy (Prima associazione tematica su questi pesci a essere registrata ufficialmente in Italia) che, in qualità do club affiliato a IKGH, si è premurata di curare la logistica del concorso, contattare i giudici e fornire gli strumenti informativi agli allevatori per partecipare e l'Associazione Ferrarese Acquariofilia ed Erpetologia che si è adoperata a contattare lo sponsor unico Sera Italia e ha fornito il lavoro materiale per allestire la mostra vera e propria all'interno del Museo di Zoologia.

Penso sia ora opportuno ora approfondire il discorso sul giudizio dei pesci in concorso, presentando anzitutto le commissioni di giuria per il campionato internazionale e per la terza edizione di quello italiano.

Lo standard europeo, prevede cinque giudici più un osservatore internazionale (non più di due a uno stesso paese) per rendere internazionale il concorso ed eccovi la lista di chi sarà presente a Bologna per questa edizione.

Harro Hieronimus : sarà l'osservatore internazionale e con la sua decennale esperienze velierà sul lavoro dei giudici al fine di evitare quale che sia errore. Tedesco, autore di varie pubblicazioni, presidente della DGLZ (associazione tedesca vivipari) e della Società internazionale Rainbowfish è anche relatore nella giornara di sabato 4 giugno.

Alessandro Cellerino e Diego Montanari : due tra i soci fondatori dell'Associazione Italiana Guppy e già giudici nella passata edizione del campionato Italiano. Alessandro è stato giudice anche all'edizione di Lecce 2003 ed è uno tra i maggiori esperti di guppy e loro genetica in Italia.

Ivan Krousky e Roman Slaboch: rispettivamente presidente e socio dell'associazione ceka AKV che nel 2003 ha ospitato il Worl Guppy Contest (campionato mondiale guppy).

Ivan è da anni uno dei più costanti tra i partecipanti al campionato europeo attestandosi sempre nelle prime posizioni, il Dr.Slaboch è un apprezzato allevatore di specie di vivipari selvatici e ha compiuto vari viaggi di raccolta nei paesi del centro e sud america.

Denis Barbè: uno dei giudici più conosciuti dell'Associazione Francese Vivipari ed amico di AIG dato che questo è il secondo anno che viene (direttamente da Parigi!) per metterci a disposizione la sua esperienza.

Il punteggio finale per ogni coppia o trio di maschi, viene calcolato dalla media di tre voti sui cinque dei giudici appena elencati (vengono scartati il voto più alto e il voto più basso dei 5).

Per quanto riguarda i trii di femmine (categoria introdotta quest'anno da un'idea di alcuni soci AIG) la giuria riunita deciderà come assegnare le posizioni di podio, mediante una valutazione visiva degli animali.

Per il campionato nazionale, AIG ha deciso di chiedere l'aiuto di due ulteriori giudici che vanno a cumulare le loro valutazioni a quelli della giuria internazionale (ovviamente solo per i pesci italiani).

Il punteggio finale per la gara nazionale sarà dunque ottenuto con la media di cinque valori su sette (scartando ancora il più alto e il più basso) portando probabilmente a qualche sorpresa rispetto alle classifiche internazionali.

I due giudici preposti al giudizio dei pesci in gara per il campionato italiano sono:

Giuseppe Mosconi : veterinario, docente alla facoltà di Acquacoltura ed Ittiopatologia dell'Università di Bologna, relatore nella giornata di domenica 5 giugno e che offre ad AIG, ancora una volta dopo l'esperienza 2004, il suo prezioso aiuto per giudicare gli show Guppy in concorso.

Nico Roselli: attivo socio fondatore di AIG, appassionato studioso della genetica dei guppy, alla sua prima (ma di sicuro non ultima) esperienza come giudice.

Entriamo ora nel dettaglio dell'assegnazione dei punti per gli animali in concorso secondo lo standard europeo che si adotta. Si deve premettere che lo standard è studiato ad hoc per il giudizio di trii di maschi (unico classe di concorso valida per il campionato d'europa) ed è basato sull'assegnazione di un voto fino ad un massimo di 100 punti. Per le coppie, ogni associazione decide come procedere nella valutazione, ma solitamente, si procede valutando sulla base dei 100 punti massimi il maschio ed al punteggio finale vengono sottrati tra gli 0 e 9 punti in base alla condizione della femmina ( 0 per una femmina ottima/9 per una femmina inaeguata).

Sia nei trii che nelle coppie tutti gli esemplari di un lotto devono essere dalla stessa categoria e varietà, in caso contrario si passa alla squalifica.

Come sono ripartiti i 100 punti di valutazione?

Eccovi una semplice tabella che vi illustrerà in modo semplice la suddivisione dei punteggi in base alle caratteristiche:

CORPO 28/100 :

Lunghezza 8 p.ti La lunghezza ottimale deve essere pari ( o superiore) a 26 mm per le code grandi ( a ventaglio, triangolo, velo e bandiera), a 25 mm per le code a spade ( doppia spada, spada superiore, spada inferiore e coda a lira) ed a 24 mm per le code corte ( a badile, a picca, tonda e a spillo). Pesci che siano rispettivamente sotto i 20,19 e 18 mm sono passibili di squalifica o comunque non ricevono punti

Forma 8 p.ti La forma deve essere la più armoniosa possibile. Si penalizzano accumuli adiposi, deformazioni (lievi perchè gravi deformazioni portano alla squalifica immediata), pesci costipati...

Colore 12 p.ti Si valuta l'armoniosità, l'intesità e l'area di corpo ricoperta dal colore.

PINNA DORSALE 23/100 :

Lunghezza 5 p.ti Valutata oggettivamente in base allo specifiche di categoria.

Forma 8 p.ti Valutata oggettivamente in base alle specifiche di categoria.

Colore 10 p.ti Si valuta la corrispondenza di colore con quello della coda, la purezza e l'intensità.                                    

PINNA CAUDALE 44/100 :

Lunghezza 10 p.ti Valutata oggettivamente in base allo specifiche di categoria.

Forma 20 p.ti Valutata oggettivamente in base allo specifiche di categoria. Ogni difetto che discosta dalla forma viene penalizzato.

Colore 14 p.ti Se ne valutano in particolare la purezza e l'intensità.                                                                    

VITALITA' 5/100 : Sono attribuiti in base alla vitalità del pesce e quindi penalizzano i pesci vecchi o quelli che hanno code tanto grandi o deformi che ne intralciano i movimenti.

Questi cono i 12 Standard attualmente riconosciuti dallo standard dell'IKGH ed ai quali si fa riferimento per giudicare lunghezza e forma delle pinne dorsale e caudale. Per ognuno ho indicato le linee di giudizio fondamentali:

 

1 - Coda a Ventaglio

- La caudale si presenta con la forma di un triangolo isoscele, e i due margini superiore ed inferiore formano, rispetto al peduncolo caudale, un angolo di 45 gradi.

- La lunghezza ideale per la coda è 10/10 di quella del corpo.

- I bordi devono essere ben definiti e gli angoli possono essere leggermente arrotondati.

- La dorsale, si alza in modo netto dal corpo e termina a punta raggiungendo almeno il primo terzo della coda.

2 - Coda a Triangolo (Delta)

- La caudale si presenta con la forma di un triangolo che forma, rispetto al peduncolo caudale, un angolo di almeno 70 gradi.

- La lunghezza ideale per la coda è 8/10 di quella del corpo.

- I bordi devono essere ben definiti e gli angoli possono essere leggermente arrotondati.

- La dorsale, si alza in modo netto dal corpo e termina arrotondata raggiungendo almeno il primo terzo della coda.

3 - Coda a Velo

- La caudale presenta i bordi superiore ed inferiore convessi, mentre il margine caudale si presenta concavo verso il corpo. La coda deve essere alta (nel punto di massima distanza tra i bordi) 3/4 della sua lunghezza.

- Il bordo concavo deve raggiungere gli 8/10 della lunghezza del corpo.

- La altezza deve essere, nel punto di massima, i 3/4 della lunghezza della coda.

- La dorsale, si alza in modo netto dal corpo e termina arrotondata raggiungendo almeno il primo terzo della coda.

4 - Coda a Bandiera

- La coda presenta una forma rettangolare e la sua lunghezza corrisponde agli 8/10 della lunghezza del corpo.

- La altezza della caudale deve essere i 4/10 della lunghezza del corpo.

- Gli angoli iniziali delle pinne sono arrotondati.

- La lunghezza minima per la caudale è 6/10 della lunghezza del corpo. La altezza minima corrisponde alla altezza del corpo.

- La dorsale, si alza in modo netto dal corpo e termina a punta raggiungendo almeno il primo terzo della coda.

5 - Coda a Doppia Spada

- La caudale presenta una base ovale con due prolungamenti, a forma di spada, dei raggi superiori ed inferiori.

- La lunghezza delle spade corrisponde ai 10/10 della lunghezza del corpo.

- Le spade formano, rispetto alla base, un angolo di 30 gradi. La conformazione della coda deve essere speculare nella sua metà superiore rispetto a quella inferiore.

- La parte di coda compresa tra le spade, può presentarsi trasparente e deve raggiungere al massimo i 4/10 della lunghezza del corpo.

- La dorsale, si alza in modo netto dal corpo e termina a punta raggiungendo almeno il primo terzo della coda.

6 - Coda Spada Superiore

- La caudale presenta una base ovale con un prolungamento, a forma di spada, dei raggi superiori.

- La lunghezza della spada corrisponde ai 10/10 della lunghezza del corpo e la spada è parallela all'asse del corpo o può formare con esso un angolo di 15 gradi.

- La parte di coda ovale, può presentarsi trasparente e deve raggiungere al massimo i 4/10 della lunghezza del corpo.

- La dorsale, si alza in modo netto dal corpo e termina a punta raggiungendo almeno il primo terzo della coda.

7 - Coda Spada Inferiore

- La caudale presenta una base ovale con un prolungamento, a forma di spada, dei raggi inferiori.

- La lunghezza della spada corrisponde ai 10/10 della lunghezza del corpo e la spada  forma  un angolo di 15 gradi con l'asse del corpo.

- La parte di coda ovale, può presentarsi trasparente e deve raggiungere al massimo i 4/10 della lunghezza del corpo.

- La dorsale, si alza in modo netto dal corpo e termina a punta raggiungendo almeno il primo terzo della coda.

8 - Coda a Lira

- La caudale si presenta con la forma di una lira.

- La lunghezza delle due "spade" corrisponde agli 8/10 della lunghezza del corpo e le punte sono curvate all'esterno rispetto al corpo.

- La parte di coda tra i due prolungamenti, deve raggiungere al massimo i 4/10 della lunghezza del corpo.

- La dorsale, si alza in modo netto dal corpo e termina a punta raggiungendo almeno il primo terzo della coda.
9 - Coda a Badile

- La caudale presenta una forma simile alla pala di un badile.

- Il margine superiore e quello inferiore della coda sono paralleli al corpo per poi unirsi nei raggi centrali formando una punta.

- La lunghezza della coda è i 5/10 della lunghezza del corpo. Ed il rapporto tra altezza e lunghezza della caudale deve essere di 8 a 10. (altezza 8/10 della lunghezza)

- La dorsale, si alza in modo netto dal corpo e termina a punta raggiungendo almeno il primo terzo della coda.
10 - Coda a Picca

- La caudale presenta una forma simile alla punta di una lancia (picca).

- La lunghezza della coda deve essere gli 8/10 della lunghezza del corpo. Ed il rapporto tra altezza e lunghezza della caudale deve essere di 6 a 10. (altezza 6/10 della lunghezza)

- La dorsale, si alza in modo netto dal corpo e termina a punta raggiungendo almeno il primo terzo della coda. E' gradito che la parte finale della dorsale sia leggermente ricurva verso l'alto.

11 - Coda Rotonda

- La caudale è di forma tonda con un diametro pari ai 5/10 della lunghezza del corpo.

- La dorsale, si alza in modo netto dal corpo e termina arrotondata raggiungendo almeno l'inizio della pinna caudale.
12 - Coda a Spillo

- La caudale presenta una parte tonda per i 4/10 della lunghezza del corpo. I raggi centrali sono poi allungati e ricordano uno spillone. La lunghezza totale della coda (parte tonda + "spillo" copre i 10/10 della lunghezza del corpo).

- La dorsale, si alza in modo netto dal corpo e termina a punta raggiungendo almeno il primo terzo della coda.