Le schede dei pesci

Poecilia reticulata (Peters,1859)

di Carmelo Fruciano tratto da www.fruciano.it

 E' molto difficile scrivere qualcosa di nuovo su questi pesci, pertanto mi limiterò a quelle che sono le mie esperienze. Questo magnifico pesce ha vari nomi: il suo nome scientifico è Poecilia reticulata ma viene indicato anche come 'Guppy', 'Lebistes', 'Pesce milione', ecc… Appartiene alla famiglia Poecilidae insieme ad altri noti pesci d'acquario come Xiphophorus helleri, Xiphophorus variatus o Poecilia Velifera ed insieme anche a specie meno diffuse in acquario. Il guppy è originario del centro-America ma oggi è diffuso nella maggior parte delle zone calde del pianeta ove è stato introdotto per contrastare la malaria (si nutre infatti di larve di zanzara e, come è noto, le zanzare del genere Anopheles veicolano i Protozoi del genere Plasmodium che causano la malaria). La sua introduzione come specie alloctona nelle varie zone del pianeta si è potuta attuare con successo grazie alla notevole robustezza e adattabilità che fanno poi di questo pesce un pesce cosiddetto 'per principianti'. I Lebistes si possono allevare in acquari con caratteristiche fisico-chimiche alquanto varie:per esempio sono stati pure adattati a vivere in acqua marina. Allontanandoci da questi estremi, sarà meglio garantire loro un'acqua con valori di durezza e pH medi (durezza 7-12°dGH, pH 7-7.5). Per quanto riguarda la temperatura ho notato che qui in Sicilia i guppy sono in grado di vivere in inverno (almeno i più forti) in acquari non riscaldati all'interno dell'appartamento (10-12°C) morendo, però, all'aperto.


In primo piano vediamo una femmina di P.reticulata  mentre dietro un maschio. Foto di Renato Zamboni

La riproduzione

La cosa più interessante di Poecilia reticulata è senz'altro la riproduzione. Essa si verifica con facilità e con caratteristiche che la rendono "simile" a quella umana. Chiarisco subito: a differenza della maggior parte dei pesci, i Poecilidi hanno inseminazione interna che si attua mediante introduzione di un gonopodio allungato (costituito da raggi modificati della pinna anale) con successiva emissione di "pacchetti" di spermatozoi; inoltre gli avannotti (cioè i piccoli) vengono emessi vivi. Il fatto che l'inseminazione interna dei Poecilidi somigli vagamente al coito umano, il fatto che i maschi presentino gonopodio (vagamente simile ad un pene) ed il fatto che i piccoli vengano emessi vivi fanno pensare, a chi non approfondisca meglio, che i Poecilia reticulata si riproducano 'come le persone'. La realtà dei fatti è però diversa: il gonopodio è molto diverso dal pene in quanto, come detto, è costituito dalla modificazione di alcuni raggi della pinna anale; gli spermi, poi, vengono emessi a "pacchetti", cosa che non si verifica nella specie umana; infine, pur nascendo avannotti vivi, la femmina non nutre i piccoli mentre sono nel suo grembo (cosa che avviene nell'uomo). La condizione mediante cui gli embrioni non vengono nutriti ma solo protetti dal corpo materno è detta di ovoviviparità (la specie è pertanto detta ovovivipara). Tale condizione si contrappone a quella ovipara (consistente nell'emissione di spermi e uova e che caratterizza la maggior parte dei pesci) ed a quella vivipara (consistente nel nutrimento degli embrioni e che caratterizza, ad esempio, la specie umana, alcuni squali e la famiglia di pesci d'acqua dolce Goodeidae). Altro fatto interessante è che le femmine conservano, dopo essersi accoppiate coi maschi, gli spermi e li utilizzano per varie riproduzioni, nel caso di più accoppiamenti sarà l'ultimo carico di sperma a venire utilizzato nonostante ve ne sia conservato altro di precedenti accoppiamenti. Il conservare lo sperma non è proprio solo delle femmine mature ma anche di quelle non ancora mature sessualmente che si accoppieranno comunque ed utilizzeranno lo sperma, in mancanza di nuovi accoppiamenti, una volta sopraggiunta la maturità sessuale. Il numero dei piccoli prodotti è abbastanza variabile e la frequenza di emissione di nuovi avannotti è di poco più di una 'figliata' al mese. La crescita dei piccoli è rapida e può avvenire somministrando semplice mangime in scaglie sbriciolato o uno specifico mangime per avannotti: l'unico problema è dato dalla predazione da parte dei genitori e di altri pesci ma in acquari con un discreto numero di piante e senza altre specie diversi avannotti sopravviveranno comunque. Altro fatto interessante è che il guppy (come pure gli Xiphophorus), in caso di infezione da Ichtyophonus, si può riprodurre partenogeneticamente (cioè le cellule-uovo si sviluppano in embrioni senza venire fecondate).

Giovani di P. reticulata appena nati. Foto di Anita Biggia del sito www.vergari.com

Malattie

E' molto difficile fare ammalare i Poecilia reticulata! Se li terrete in buone condizioni non avrete problemi! E' importante, però, che non convivano con pesci aggressivi o che mordano le pinne (come Barbus tetrazona) che potrebbero causare ferite (facilmente soggette ad infezioni). La vita media dei Lebistes è in genere abbastanza breve, ma, data la facilità con cui si riproducono, non credo avrete problemi di calo demografico nei vostri acquari! Il problema che si presenta di solito è quello di una popolazione troppo ampia e l'unico rimedio è regalare o scambiare gli esemplari in eccesso con altri acquariofili!

Il Guppy è originario di un’area che si estende dal Centro America al Brasile in particolare le regioni settentrionali del Rio delle Amazzoni, Venezuela, Guyana, Isole Trinidad e Barbados.

E’ stato tuttavia introdotto anche in diverse parti del mondo (ricordiamo paesi asiatici come Filippine, Thailandia, Taiwan, Sri Lanka, l’Africa, il Nord America e anche alcune zone in Europa con clima mite)per combattere la diffusione delle zanzare portatrici di malaria, come potete leggere anche più sotto nell’articolo dell’amico Carmelo.

Chi volesse saperne di più sulle zone native di Poecilia reticulata e quelle in cui è stato introdotto visiti l’indirizzo qui sotto:

http://www.fishbase.org/Country/CountryList.cfm?ID=3228&genusname=Poecilia&speciesname=reticulata

In molte aree però la seguente introduzione dell’assai più competitiva Gambusia affinis ha portato all’estinzione le popolazioni di guppy che si erano andate consolidando. In Italia ad esempio non è più possibile ritrovare Poecilia reticulata nelle zone dell’Italia Centro meridionale dove era stato introdotto nei primi decenni del 1900.

In acquariofilia , la forma selvatica è ormai molto rara da ritrovarsi nel circuito commerciale, soppiantata dalle ben più vistose forme ottenute dopo tanti anni di selezione iniziata con le prime importazioni per allevatori europei all’inizio del secolo scorso.

La forma selvatica si presenta con una colorazione primaria grigia assieme a macchie scure e iridescenze viola, blu, dorate, verdi o rosse. La pinna caudale è poco estesa e spesso di forma tondeggiante; così pure quella dorsale che però in alcune popolazioni può presentarsi allungata e appuntita. Le femmine selvatiche sono grigio - marroni  e le pinne sono trasparenti  a differenza di femmine di forme selezionate che presentano caratteristiche talmente accentuate che possono essere ricondotte alla varietà di appartenenza.  

Poecilia reticulata Wild. Foto di Frank Teigler       http://www.hippocampus-bildarchiv.de/

Poecilia reticulata Wild Belem. Foto di Frank Teigler     http://www.hippocampus-bildarchiv.de/

 

Per chi volesse approfondire la conoscenza degli standard di razza per i guppy da show, consigliamo una visita al sito dell’ Italian Guppy Club.

Nota: Nella sezione articoli correlati potete trovare un articolo di Harald Auer riguardo le colorazioni nelle forme selvatiche e sulla loro trasmissione genetica.

Mappa tratta dal sito www.ittiofauna.org ed elaborata dal Dr. Stefano Porcellotti

 

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