Alfaro huberi – Un ovoviviparo poco comune

 

Autori Tom e Pat Bridges (tp.bridges@sympatico.ca)

Traduzione di Auro Lazzari Titolo: Alfaro huberi

Data della prima pubblicazione: Ottobre 1998

Pubblicazione: The Scat, St Catherine’s Aquarium Society, c/o

http://www3.sympatico.ca/tp.bridges/home.html

Ristampato da Aquarticles: http://www.aquarticles.com/

 

Anche pubblicazioni del tipo “Atlas of Livebearers of the world” © 1993 affermano che questo pesce “non è ancora diventato un pesce d’acquario”, così ho creduto non fosse sorprendente che non ne fossimo a conoscenza fino a quando Brian Glazier ne ha portato una coppia alla nostra associazione come supporto illustrativo al suo intervento relativo agli ovovivipari.

Abbiamo avuto un po’ di esperienza con Alfaro cultratus (il Knife-edged livebearer = ovoviviparo lama di coltello) alcuni anni addietro, ma questa (per noi) era una specie nuova, con una sorta di fila di scaglie taglienti (sebbene meno pronunciata) lungo l’estremità inferiore, tra la pinna anale e la coda. Comunque questi huberi erano più paffuti e molto più colorati dei cultratus. Le scaglie della parte superiore del corpo erano bordate di nero, e la metà inferiore di questi pesci era giallo dorato.

Questo maschio non ama una vasca spoglia

 

Questo è un pesce con due nomi. Il genere è stato chiamato in onore del zoologo Dr. Anastasio Alfaro del Museo Nazionale del Costa Rica e la specie in onore del Dr.Huber.

Il pesce è stato descritto la prima volta da Fowler nel 1923. Questi lo ha classificato nel genere Priapichthys. Successivamente Hubbs lo ha rinominato Furcipenis basandosi sulla forma del gonopodio e infine Rose e Bailey lo hanno definitivamente collocato nel genere Alfaro dove è rimasto dal 1963. (non è una denominazione divertente?!)

A quanto pare vennero scoperti nei tranquilli e incontaminati corsi d’acqua dei Paesi lungo la costa Atlantica del centro America; Honduras, Nicaragua e Guatemala. I libri sostengono che possono raggiungere 5 cm. i maschi, e 7 cm. le femmine. Finora la nostra coppia è un po’ più piccola ma sono ancora abbastanza giovani.

Una giovane coppia di Alfaro huberi

 

Abbiamo acquistato la coppia all’asta del nostro club, la abbiamo portata a casa e imparato velocemente la prima dura lezione riguardo questi huberi. Decisi di acclimatarli nella loro acqua in un secchio mentre aspettavo che la vasca fosse pronta. Fu così che durante la notte vennero lasciati in mezzo secchio d’acqua con un impianto di filtraggio. Il secchio non era stato ben coperto. La mattina il maschi stava nuotando allegramente nel secchio, ma la femmina era sul pavimento ad una certa distanza, non ancora completamente disidratata ma incapace di riprendersi. La femmina probabilmente saltò fuori dal secchio quando fece giorno. Poi Pat mi informò che Susan Glazier le disse che gli huberi erano buoni saltatori.

La seconda lezione giunse quando Brian gentilmente ha accettato di procurare un’altra femmina. Questa sembrava veramente una femmina ma, dopo un paio di settimane di permanenza nella vasca, sviluppò il gonopodio. Ora avevamo due maschi. Gli huberi possono ritardare lo sviluppo delle caratteristiche maschili. Avevo notato che Brian aveva molti più maschi di femmine e non avrei voluto chiedergli di separarsi da nessun altro dei suoi huberi.

Kitchener ci ha salvato con la loro asta di pesci rari. I Glazier diedero un’altra coppia di huberi e il loro dono fu fortunato.

La madre cerca un po’ di pace

 

Inutile a dirsi mettemmo questa coppia in una vasca da dieci galloni, ben stabile e coperta. Venne aggiunto un cucchiaino da tè di sale comune per gallone di acqua e i pesci vennero alimentati von un misto di scaglie liofilizzate e disidratate e cibo vivo (dafnie).

Finora ci sono state quattro piccole covate, la maggiore delle quali è stata di appena una dozzina di piccoli. E’ possibile che il padre possa aver ridotto il numero. Abbiamo notato che appena per la madre si avvicina il momento del parto il maschio si posizione sotto di essa nella parte posteriore ma in realtà non lo abbiamo mai visto mangiare un piccolo.

Il tempo tra le covate è stato di circa cinque settimane. I piccoli sono risultati sani e capaci fin dall’inizio di mangiare cibo finemente polverizzato. Sono un po’ più grandi dei comuni avannotti di guppy e non risultano sensibili come la letteratura vorrebbe farci credere. Magari siamo stati solo fortunati.

Con regolari cambi d’acqua settimanali la crescita è stata abbastanza veloce e alcuni sono già stati trasferiti dal contenitore di rete nella vasca dei genitori alla loro vasca da dieci galloni opportunamente preparata.

Piccoli huberi da due a tre settimane.

 

Finora gli Alfaro huberi sono risultati essere piccoli pesci piuttosto schivi ma pacifici e affascinanti che non sembrano adatti ad un acquario sovrappopolato. (Dubito che potranno mai essere venduti in larga scala). L’esperimento potrebbe essere servito a mostrare se questi pesci possono essere buoni compagni in un acquario di comunità come lo sono gli altri ovovivipari quali guppy, plati e portaspada. Li consigliamo a tutti coloro che sono interessati a provare qualcosa di un po’ diverso dal solito.

Aggiornamento: Questa mattina 15 Settembre ’98 abbiamo trovato nella vasca una covata di 39 piccoli. Mamma huberi sembra migliorare con la pratica.