Viaggio di raccolta in Italia

by Diego Montanari

 

Era una mattina calda e soleggiata quella in cui ci siamo diretti verso la costa. Era agosto, e dato che il clima si presentava ideale , ho pensato di fare una visita alle Saline di Cervia. E’ un’area davvero interessante, dove l’acqua varia da salmastra (d=1,010 g/l) a marina o addirittura sovrasalata ( d= 1,030-1,035 g/l). Da appassionato di killi, ero principalmente interessato al Nono (Aphanius fasciatus ), qui abbastanza abbondante, ma sarebbe stato interessante raccogliere anche qualche Gambusia holbrooki introdotta in questo particolare ambiente.

La mia “squadra” era di 3 elementi: un amico anch’egli appassionato di killi, un altro amico con l’hobby ( e quindi le necessarie attrezzature compresa la licenza) della pesca ed io. Colgo l’occasione per ringraziare i ragazzi di cui sopra dell’aiuto che mi hanno dato. Lasciamo i pressi di Bologna verso le 8.00 per arrivare a Cervia poco più di un’ora dopo. La zona che avremmo visitato è situata vicino ad un kartodromo non distante dall’uscita dell’autostrada.

I canali, poco profondi, che abbiamo campionato, si trovano ai lati di una strada sterrata, secondaria della principale per Cervia. Il posto è molto tranquillo…non abbiamo visto più di 10 macchine in oltre 3 ore di permanenza. Si è solo disturbati dal rumore di qualche kart che corre sulla pista adiacente. Il canale principale (sulla destra della strada) presentava un’acqua limpida e temperata (per essere mattina). Alcune sterpaglia ci hanno reso difficile la pesca ma abbiamo risolto usando dei guadini telescopici.

 

Il canale principale. Sulla sinistra si possono vedere le saline.

 

Per attirare i pesci nel guadino abbiamo usato dei pezzetti di pane  gettati tra le maglie della rete. Con questo metodo è stato semplice raccogliere i pesci ammassati per mangiare. Abbiamo pescato: Aphanius fasciatus, Atherina Boyeri, cefali di varie dimensioni, granchi… che sono stati tutti rilasciati prima di tornare a casa, a parte qualche Aphanius. Purtroppo nessuna Gambusia qui…la salinità è troppo alta (più di 1,030).

Le abbiamo invece trovate nel secondo corso d’acqua, ricco di alghe unicellulari che ne rendevano verde e torbida l’acqua. La salinità qui era attorno a 1,010 nei pressi della superficie per poi salire in profondità. Le Gambusie holbrooki raccolte erano tutte concentrate in superficie (preferiscono infatti una bassa salinità). Assieme ad esse abbiamo trovato altri A.fasciatus che variavano però dal fondo agli strati più alti.

Il canale secondario dove abbiamo trovato Gambusia

 

Il pH in entrambi i canali era attorno a 8-8.5.

Sia le G.holbrooki che gli A.fasciatus riportati a casa, si sono ben adattati alla vita in vasca e sono in ottima forma.