Differenze tra le popolazioni selvatiche, i guppy selezionati e le varietà di laboratorio

Tratto dal sito web : http://hot-server.de/poecilia/e-index.html            Grazie a Harald Auer.

 

Popolazioni selvatiche:

Questi sono guppy che abitano i loro biotopi naturali o discendenti di pesci mantenuti puri durante l’allevamento in vasca. Nativi del Venezuela e dellle vicine aree ovest – meridionali. In queste zone, vivono in varie località (popolazioni) che hanno un alto grado di variazione per quanto riguarda il dimorfismo delle colorazioni sessuali secondarie nei maschi.  

Popolazione selvatica di Trinidad (Prof. Schroeder)

 

Ma agli inizi del 1900 i guppy furono introdotti in altre zone tropicali o subtropicali in tutto il mondo, per combattere biologicamente la malaria. In tempi recenti, alcuni guppy di selezione sono stati reintrodotti negli habitat. Questi stock ben presto dimostrano però di perdere tutti i caratteri selezionati come le ampie code o colori del corpo recessivi, ritornando simili alle popolazioni originarie in poche generazioni. In paesi freddi come la Germania queste popolazioni possono sopravvivere solo dove l’acqua è riscaldata (da impianti energetici) nei mesi più freddi.  

“Esemplari selvatici” pescati in un ruscello vicino ad una centrale energetica a Colonia /Germania (il pesce più in alto è una femmina giovane)

 

I guppy selvatici sono relativamente piccoli (maschio ca. 2.5 cm / femmina ca. 4 cm) ed hanno pinne assai meno sviluppate che le varietà selezionate, anche se la caudale può essere un po’ allungata in alcuni casi. Tutti hanno un colore di fondo del corpo sul grigio. Le colorazioni sessuali secondarie non coprono l’intero corpo del maschio; di solito hanno macchie rosse, gialle e nere sia lungo i fianchi che sulle pinne dorsale e caudale. Le femmine delle varie popolazioni risultano del tutto simili.

Nessuna delle mutazioni xantiche recessive o albine sono state ritrovate in natura anche durante progetti di ricerca intensivi ed estesi. E’ probabile che siano un grave handicap in natura per gli esemplari che possiedono tali mutazioni. (Haskins 1951)

 

Guppy selezionati:

Questi animali sono selezionati per andare incontro a standard stabiliti riguardanti la forma delle pinne e la colorazione. Hanno un alto grado di cattività e consanguineità, specialmente i maschi con la coda a delta o gli individui con colorazioni del corpo pallide che non avrebbero chance contro i predatori naturali. LE colorazioni secondarie del corpo dei maschi non coprirebbero mai larghe aree del pesce o addirittura la coda. La dimensione del guppy selezionato è notevolmente maggiore rispetto all’antenato selvatico; questo aspetto è facilmente riscontrato nella cattività degli animali.

Il colore di fondo principale rimane il grigio o il blond; altre colorazioni recessive sono rare. Potete visitare il sito della IKGH (international board of curators for guppy highbreeding) per l’organizzazione degli standard europei :

http://www.piscia.comp.cz/cgi-bin/toCP852/fns-akva/ikgh_ad1.htm

 

Varietà di guppy da laboratorio:

Queste varietà furono create decenni or sono, spesso nella quantità di una sola coppia e sono state mantenute pure attraverso incroci tra fratelli.

I genitori erano spesso guppy selezionati del tempo (non molto elaborati negli anni cinquanta). In alcuni casi delle mutazioni hanno portato ad ottenere colorazioni del corpo recessive , in seguito stabilizzate e mantenute.

Tutti i ceppi da laboratorio di colorazione grigia sono molto simili per colori e dimensioni ai progenitori selvatici. I caratteri recessivi compaiono lievemente in alcuni maschi.  

Varietà Blond Filigran

 

Tutte le femmine (con l’eccezione di alcuni ceppi) non hanno colorazioni secondarie e non ereditano alcuni informazione con loro cromosoma X- (designato X0) o i loro autosomi.

Queste vecchie varietà sono di grande valore per gli scienziati perché a causa dei lunghi tempi di reincrocio sono quasi isogenici , questo significa che quasi tutti gli esemplari di uno stock hanno le stesse (o quasi) informazioni genetiche (come accade per i topi). Questo permette di effettuare prove riproducibili più volte allo scopo di studi genetici o del comportamento.