MEXICO 2006

 by Ivan Dibble.  Traduzione di Diego Montanari

Nota del traduttore: L'articolo consta di ben 15 parti, che verrano man mano tradotte ed aggiornate sul sito

PARTE 1:

Anzitutto, voglio scusarmi per il ritardo con il quale vi rendo disponibili queste informazioni, ma purtroppo i miei problemi alle gambe (Ivan ha subito un brutto incidente d'auto alcuni anni fa - n.d.T) mi hanno dato da fare sin dal mio ritorno a casa e così, sono dovuto rimanere a riposo per un certo periodo, nel tentativo di migliorare la situazione.

E ad ogni modo, il mio dottore ha detto che mi farà ricoverare in ospedale per obbligarmi a letto, se non seguirò il riposo che mi ha prescritto, quindi non ho molta scelta.

Quantomeno, tutto questo tempo senza possibilità di spostarmi, mi ha dato l'opportunità di sistemare con Photoshop, tutte le migliaia di foto che ho scattato durante il viaggio e quindi mi auguro che (almeno) alcune risultino migliorate.

Martedì 24 ottobre, mi avreste trovato, ancora una volta, all'aeroporto di Gatwick, in attesa del nostro volo per gli USA, solo che questa volta avevo persuaso anche un buon amico, e tesoriere della BLA, Don Kenwood.

 

Sala d'attesa dell'aeroporto di Gatwick, poi le foto di Don Kenwood e Rit Forcier

 

Poco dopo essere arrivati a Houston, abbiamo incontrato il presidente dell'ALA, Rit Forcier e di lì a poco siamo decollati da Houston, diretti alla nostra destinazione finale: Monterrey, Mexico, raggiunto verso le 19.20 quello stesso giorno.

Siamo stati gli ultimi ad arrivare, in quanto gli altri membri del nostro piccolo gruppo, erano già sul posto, si erano incontrati e fatto amicizia.

 

Veduta di Monterrey dall'aereo, poi i coniugi Santandrea e Tom Crane

 

Mi riferisco a Sandra e Christian Keller Santandrea dalla Francia, vice presidente ed editore del bollettino, dell'AFV, e con loro, Tom Crane che conserva le liste di mantenimento dell'ALA.

Questo viaggio, era inteso come un tentativo per ampliare la Fish Ark, costruendo delle strutture a Monterrey, per poter poi avviare programmi di conservazione con Gambusia, Poeciliopsis, piccoli Xiphophorus e killi.

 

     
Arcadio Valdes Gonzales ed il suo ex studente Roberto

 

Al nostro arrivo, venimmo quindi  accolti dal nostro contatto Arcadio Valdes Gonzalez, responsabile del dipartimento di Biologia dell'Università di Monterrey e da uno dei suoi ex-studenti Roberto, che sarebbe stato la nostra guida sul posto.

Abbiamo dunque caricato i nostri bagagli sulla macchina e ci siamo diretti verso il nostro alloggio per questi primi giorni: l'Hotel 88.

 

      
Due immagini dell' Hotel 88
PARTE 2:

La mattina del 25, siamo andati prima di tutto a noleggiare un veicolo dall'AVIS dell'aeroporto, dato che Rit era riuscito a strappare un buon prezzo, dopodichè siamo stati in visita al laboratorio di Arcadio.

La stanza delle vasche sul posto è più piccola di quella a Morelia, ma ugualmente in grado di ospitare un gran numero di specie.

Ad ogni modo, questo era comunque compensato dai tanti bacini all'aperto, più di quanti possa mostrarvi, dato che quelli in foto, sono solo alcuni di quelli in cemento nei nuovi edifici parzialmente costruiti; tanti altri, in perfette condizioni erano presenti in altre zone.

 

Le prime due immagini sono state prese nel laboratorio, le altre tre nei laghetti all'interno della struttura a “cielo aperto”

 

Appena prima di pranzo, Arcadio ci ha portato tutti ad incontrare il rettore dell'Università, Dr. Josè Santos Garcia. Ci ha spiegato come la sua carica fosse prossima alla scadenza, e quindi come non potesse esserci molto di aiuto.

Da quell'incontro, ho potuto comunque constatare come, questa Università, fosse più incline ad impiegare le proprie risorse nel campo della Meccanica e delle nuove Tecnologie che nel campo biologico, ed iniziai quindi anche a comprendere meglio i problemi "politici" di Arcadio sul posto.

Una volta terminato l'incontro, era già ora di andare a pranzo. Arcadio, ci aveva organizzato un incontro con Miguel Angel Gomez, in uno dei più rinomati ristoranti della città, che mi pare si chiamasse "El Rey del Gabrito" (il re del capretto?), conosciuto soprattutto per le sue specialità a base di carne di capra, che ovviamente fu quello che ordinammo e devo dire che si rivelò un'ottima scelta.

Fummo presentati a Gomez che è uno dei più attivi sostenitori del progetto di conservazione  nell'area di Monterrey. Loro si sono attivati per ottenere una zona, in precedenza una discarica, da poter trasformare in un grande parco, proprio nel cuore della città .

 

   
Prima l'incontro con il rettore e a seguire il pranzo al “Gabrito”

 

Miguel ha particolarmente a cuore una zona, che sta prendendo forma nel centro del futuro parco, La Casa de los Loros (la casa dei pappagalli), dove sperano di poter ospitare il maggior numero di uccelli possibile, sia messicani che dal resto del mondo.

Mi piacerebbe molto poter aiutare Miguel, non ultimo perchè, nei piani del parco, progetta una stazione di acquari ed uno dei primi pesci da esporre e conservare, sarebbe di certo Xiphophorus couchianus (prossimo all'estinzione) dall'oramai secco Rio Santa Catarina.

 

     
Un paio di scatti dell'area che Miguel vuole rivalutare come parco naturalistico
 

Quella sera, Arcadio invitò noi e alcuni membri dell'associazione acquariofila2 di Monterrey, ad un barbecue a casa sua, ed i soci del club, vollero mostrarci, con video e diapositive, il lavoro che (anche loro) stavano compiendo sul luogo, al fine di preservare la propria ittiofauna e devo dire che rimasi piacevolmente impressionato dai loro risultati.

       
Alcune immagini dal barbecue della sera