Aggiornamento sui goodeidi in natura - Gennaio 2004.

John Lyons

University of Wisconsin Zoological Museum, Madison

 

Tra il 7 e il 17Gennaio, 2004, ho partecipato a una spedizione scientifica tra ruscelli, torrenti e fiumi lungo un’area del Messico Centrale. Questo lavoro sul campo aveva molteplici obiettivi e indirizzato verso varie specie inclusi i catostomidi ( del genere Scartomyzon), ciprinidi (dei generi Aztecula, Algansea, Hybopsis, e Yuriria), lamprede (Lampetra geminis), e goodeidi. Qui raccolgo le osservazioni sui goodeidi.  

Lago Mayor, Chapultepec Park, México, D.F.

Sono arrivato a Città del Messico tardi il 7 di Gennaio, e la mattina seguente Norman Mercado-Silva, della University of Wisconsin-Madison, e Andrés Martínez-Aquino, dalla Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM), México, D.F., ed io abbiamo campionato un piccolo lago nel Chapultepec Park a Mexico City per Girardinichthys viviparus.  Questo goodeide è endemico della Valle de México, il bacino artificiale dove è dislocata Città del Messico. Girardinichthys viviparus è in serio pericolo di estinzione , ed attualmente si conosco solo 3 aree dove è possibile ritrovarlo: i laghi del Chapultepec Park, Lago de Xochimilco, posti nella zona meridionale di città del Messico, e un piccolo affluente del Río Tula nelle adiacenze dello stato di Hidalgo, a nord della Valle de México.

 

CHAPULTEPEC

 

Il Lago de Xochimilco e il Río Tula hanno popolazioni di G. viviparus apparentemente piccole, la dimensione degli esemplari di Chapultepec sono sconosciute. Lago de Xochimilco è uno degli ultimi superstiti dei calmi laghi naturali che un tempo occupavano una vasta area della Valle de México.  Il lago è stato pesantemente modificato e inquinato con conseguenze sulle popolazioni ittiche. Negli ultimi 15 anni si è tentato di ristabilire pian piano un certo livello di qualità per l’acqua di questo lago. Le popolazioni del Rìo Tula e tributari di G. viviparus sono fuori dall’area nativa di questa specie e sembra che siano stati portati dai lavori di colonizzazione della zona. Nel tardo 1800 un canale fu costruito tra la Valle de México e il Río Tula (che è parte del bacino del Río Pánuco che si porta verso il Golfo del Messico) per drenare i laghi della Valle.

Girardinichthys viviparus ha presumibilmente utilizzato ,negli ultimi 100 anni, questo corso d’acqua artificiale per raggiungere le sorgenti del Rìo Tula. Il Rìo ora è inquinato da rifiuti industriali e acque di scolo non permettendo la vita a specie ittiche, questo ha portato a lasciare isolata la popolazione delle sorgenti da quella della valle.

Chapultepec Park è un grande e bellissimo parco nel cuore di Mexico City, ricorda un po’ Central Park a New York City. Ha un gran numero di piccoli laghi (o stagni) , ognuno ampio alcuni ettari. Sembra che siano tutti di origine artificiale con i bordi regolari e cementati e canali e pompe per controllare il livello dell’acqua. Ad ogni modo dovrebbero essere sorti in prossimità di raccolte d’acqua naturali o pantani. La qualità dell’acqua è assai scarsa in ognuno di essi. I loro bordi artificiali e scoscesi ,rendono ardue le operazioni di raccolta dei pesci.

Abbiamo potuto campionare i pesci del lago più grande ,Lago Mayor, situato lungo il sentiero che proviene dal famoso Museo Antropologico Nazionale(19 25’ 21.1” N; 99 11’ 2.7” W).  Questo lago ha anche una zona dove si possono noleggiare delle piccole imbarcazioni e qui l’acqua è abbastanza bassa da usare una sciabica (rete per pesca a strascico). Abbiamo fatto due veloci raccolte a sciabica, coprendo circa 50 m2, e catturando più di 150 G. viviparus , più oltre 100 Goodea atripinnis.  Abbiamo inoltre raccolto anche esemplari di G. viviparus con una trappola costituita di una bottiglietta da 1 litro aperta su un lato e riempita con dei pezzi di pane. Questo tipo di trappola è spesso usata dai bambini che catturano i goodeidi nei laghi del parco di Chapultepec; i pesci vengono poi tenuti come animaletti o mangiati.  La maggior parte dei G. viviparus catturato presentavano i visceri grave pieni di vermi parassiti.

La popolazione del Lago Mayor sembra essere abbondante, a dispetto delle condizioni artificiali in cui si trova, della bassa qualità dell’acqua e delle infestazioni di parassiti. Questo è incoraggiante data la rarità della specie. Comunque la popolazione di Chapultepec occupa una piccola area isolata ed altamente a rischio. Potrebbe essere rapidamente decimata o estinta se , per esempio, i laghi fossero svuotati per riparazione.  

La Mintzita , Michoacán

Dopo aver pescato nel Lago Mayor , siamo stati raggiunti da Guillermina Cabañas-Carranza della UNAM e dal Dr. Hank Bart e Mark Clements dalla Tulane University, New Orleans, e abbiamo iniziato la spedizione vera e propria. Abbiamo lasciato Città del Messico la sera stessa dirigendoci a ovest verso Morelia. Arriviamo il 9 Gennaio sul tardi dopo aver esaminato due siti (non di goodeidi) lungo la via. Il 10 abbiamo incontrato la Prof.essa Martina Medina-Nava della Universidad Michoacana de San Nícolas de Hidalgo (UMSNH), Morelia, e tre suoi studenti. Assieme abbiamo poi visitato il Rìo San Marcos, Michoacán, in un piccolo canyon boscoso sotto le cascate di Chiquimitio (19 47’ 56.4” N; 101 14’ 45.9” W) per la specie di catostomide nativo Scartomyzon austrinus e la nativa lampreda Lampetra geminis. Questo corso d’acqua non è un habitat molto adatto ai goodeidi, essendo largo 5 mt, profondo 0,5-1,2 mt con una fondo ghiaioso/ciottoloso con una corrente molto forte. Ad ogni modo in 120 metri di electroshocking abbiamo catturato 5 esemplari del goodeide Goodea atripinnis, assieme a 18 L. geminis, 60 S. austrinus, e 7 Aztecula sallei (Cyprindae, nativo). Dopo un pranzo tardivo, ci siamo incontrati con il Professor Omar Domínguez-Domínguez, che è il responsabile per la conservazione dei goodeidi e per le strutture che servono allo scopo per la UMSNH. Dopo, verso fine pomeriggio, abbiamo esplorato La Mintzita a circa 20 km sud – ovest di Morelia (19 38’ 52.3” N; 101 16’ 13.0” W), uno dei più importanti habitat per goodeidi rimasti nel México centrale.

 

LA MINTZITA

 

La Mintzita è un lago che si origina da una sorgente paludosa che di drena nel Río Grande de Morelia e termina nel Lago Cuitzeo. Il bacino del Río Grande de Morelia/Cuitzeo è artificiale,anche se la fauna testimonia che era una volta connesso all’adiacente bacino del Río Lerma.  La maggiorparte del sistema Río Grande de Morelia/Cuitzeo è andato verso un continuo degrado, e La Mintzita è uno degli ultimi siti del bacino dove la qualità dell’acqua è ancora accettabile. Un paio di centinaia di metri più sotto il lago, il canale emissario riceve le scorie di una cartiera e questo non consente la vita ai pesci così che La Mintzita rimane una popolazione isolata.

Abbiamo campionato il canale emissario appena dopo l’uscita dal lago con un electroshocker e il lago stesso con una sciabica. Il canale era largo circa 8mt e profondo da 0.5 a 1 mt con una corrente veloce e un fondale ghiaioso. In 80 mt che abbiamo esaminato abbiamo pescato i seguenti goodeidi: 3 Alloophrous robustus, 30 Goodea atripinnis, circa 100 Xenotoca variatia, 5 Skiffia lermae, e circa15 Zoogoneticus quitzeoensis . Abbiamo anche raccolto 10 Poeciliopsis infans (Poeciliidae; nativo) e circa 25 Xiphophorus helleri (pecilide introdotto), più 10 Yuriria alta (Cyprinidae; nativo) e 10 Scartomyzon austrinus.  Abbiamo poi tirato la rete per circa 300 m2 nel lago, profondo circa 1mt con sabbia e argilla sul fondo e l’acqua chiara a 15-19 °C di temperatura. Abbiamo pescato 3 A. robustus, 5 G. atripinnis, 30 X. variata, circa 100 S. lermae, 3 Z. quitzeoensis, più di 1000 P. infans, 5 X. helleri, e 30 Y. alta. I maschi di S. lermae erano in particolare colorati in modo eccellente , ma sfortunatamente la raccolta è finita troppo tardi per fare delle foto perché troppo scuro.

Skiffia lermae è in pericolo e A. robustus e Z. quitzeoensis sono poco comuni, e La Mintzita è uno degli ultimi baluardi ,dove Goodea atripinnis e X. variata sono distribuiti e abbondanti nel Messico Centrale.  La Mintzita rimane in buone condizioni, ma non si è certi per il suo futuro. Insediamenti e lo sfruttamento delle lande adiacenti al lago sono cresciuti negli ultimi 10 anni così come gli scarichi domestici nel lago. Inoltre, la città di Morelia pompa acqua dal lago per usi municipali , il che decresce il livello del  lago e potrebbe insidiare la sorgente che lo alimenta, distruggendo un habitat unico. Martina e i suoi studenti stanno lavorando allo scopo di prevenire ciò.  

Bacino dell’Ameca , Jalisco

La nostra tabella di marcia era fitta di impegni, così appena è scesa l’oscurità, abbiamo salutato Martina e i suoi alunni e ci siamo diretti ad ovest verso Guadalajara, arrivando a notte fonda. La mattina seguente, il giorno 11, ci siamo spostati da Guadalajara verso il bacino dell’Ameca , che drena verso il Pacifico, a cercare Allodontichthys polylepis (in una situazione critica) e Allotoca goslinei (in pericolo) e Scartomyzon mascotae.  Inizialmente abbiamo visitato il Río de la Pola sulla Highway 70 vicino a Estanzuela, circa 40 km a ovest della città di Ameca (20 31’ 27.7” N; 104 20’ 12.0” W), uno dei tre siti da cui A. polylepis è stato raccolto.  Qui il fiume è largo circa 8 mt, con profondità dai 0,8 ai 2 mt e connesso a piccole pozze. Il fondo è ghiaioso e con pietre e sabbia e la zona circostante è secca e aperta. La prima volta che esaminato questo sito, è stato il 23 Agosto 1997 e in 70 mt di electroshocking catturai 10 A. polylepis, 48 Ilyodon furcidens, 2 Scartomyzon mascotae, e 4 Tilapia (ciclide introdotto). La mia visita successiva è stata il 9 Febbraio 2000, meno fruttuosa, in 300 mt di electrofishing ho raccolto solo 90 I. furcidens e 10 S. mascotae. Ad ogni modo il viaggio di quest’anno ha avuto la peggior raccolta di sempre, con solo 10 I. furcidens, 2 Tilapia, e 15 Cyprinus carpio (carpa comune, ciprinide introdotto) in 90 mt di shocking. Sono dubbioso sul fatto che A. polylepis sia ancora presente in questo sito. La ragione della sua sparizione non è chiara. L’habitat non ha avuto inquinamento o modificazioni particolari. Comunque, nelle mie ultime due visite il corso d’acqua era molto lento…forse le recenti stagioni secche hanno reso la corrente (necessaria per A. polylepis ) insufficiente.

 

DE LA POLA

 

Ci siamo poi diretti verso Arroyo Diabolos circa 10 km a Nord del Río de la Pola, del quale è un tributario.  Abbiamo campionato all’incrocio sulla strada per Guachinango (20 33’ 25.4” N; 104 21’ 33.9” W).  Questo sito scorre lungo uno stretto canyon. Il corso d’acqua è largo circa 3mt, fondo di ciottoli fino a 2 mt di profondità, è connesso ad alte piccole sorgenti a flusso veloce. La mia prima visita qui è stata il 9 Febbraio 2000, ho fatto electroshock su 75 mt catturando 10 A. polylepis, 152 I. furcidens, e 8 Tilapia.  A. polylepis si trova a maggiore profondità maggiore , un habitat atipico, che si può spiegare col fatto che la corrente più forte di queste zone può averli attirati. In quest’occasione abbiamo condotto shock su 100 mt di fiume senza trovare alcun tipo di pesce. La assenza ci ha lasciati perplessi. Nessuna traccia di inquinamento era evidente e le condizioni sembravano inalterate dal 2000. Ad ogni modo, probabilmente le ultime dure stagioni secche devono aver eliminato le specie che erano qui presenti asciugando per alcuni periodi il corso d’acqua. Qualunque sia la ragione, , A. polylepis non si trova più in questo luogo.

LOS DIABOLOS

 

Ci siamo poi portati verso ovest sul Río Atenguillo sulla Highway 70 vicino al paese di Atenguillo (20 25” 54.6” N; 104 28’ 56.4” W).  Il Río de la Pola è un affluente di questo fiume. 

Il Río Atenguillo era molto più largo degli altri siti visitati, con un’ampiezza di 25 mt e una corrente rapida.

Ha numerosi piccoli corsi d’acqua che sfociano in esso ideali per A. polylepis. Comunque, pur avendo cercato per 100mt, abbiamo pescati diverse specie ma nessun goodeide. Nella mia visita precedente al fiume non avevo preso goodeidi e nemmeno nessun altro ittiologo in questo luogo.

Infine, siamo andati verso est ad Arroyo Potrero Grande, sulla Highway 70 a circa 10 km ovest di Ameca (20 31’ 17.2” N; 104 7’ 29.2” W).  Questo è il terzo ed ultimo sito in cui A. polylepis è stato ritrovato, ed è anche l’unico sito in cui Allotoca goslinei è stata trovata negli ultimi 20 anni. Il torrente qui è solo 1-2 mt di larghezza con una profondità massima di 0.4 mt, alcune pozze rocciose, alcuni piccoli tributari tranquilli e una corrente molto lente. Gli argini sono estremamente boscosi. Allodontichthys polylepis fu catturato qui di recente nel 1996 da Derek Lambert, ma non ho trovato la specie nel mio unico viaggio precedente qui il  10 Febbraio 2000 e nemmeno durante questa. In entrambe le mie visite, la corrente era molto lenta, il che non è l’ideale condizione per A. polylepis.

L’abbondanza di Allotoca goslinei è andata scemando in questo sito negli ultimi 4 anni. Durante la mia visita nel 2000 A. goslinei era comune.  In 200 mt di shocking ho raccolto 99 A. goslinei, 6 I. furcidens, e 28 Scartomyzon mascotae . Comunque durante la visita di quest’anno, solo 7 A. goslinei furono campionate in oltre 200 m di shocking, assieme a 19 I. furcidens, 17 S. austrinus, e circa 120 Xiphophorus helleri (introdotto). La presenza di X. helleri può spiegare il declino di A. goslinei; entrambi occupano le stesse zone e sono in potenziale competizione.

La completa assenza di A. polylepis dalle sue tre località conosciute e il declino notevole di A goslinei nella sua unica località rimanente indicano che il futuro di queste specie in natura è assai precario.

E’ troppo presto per concludere che  A. polylepis sia estinto in natura e che A. goslinei sia in grave pericolo, dato che una ampia area di possibili habitat non è ancora stata visitata. Durante una mia visita futura in quest’area, spero di visionare dove il Rìo Ameca incontra l’Arroyo Potrero Grande.  Quest’area è molto inquinata dalla città di Ameca , ma una volta vi erano sia A. goslinei che A. polylepis . Forse alcuni esemplari resistono in zone meno incontaminate attorno al bacino dell’Ameca . Comunque, sia A. goslinei che A. polylepis si trovano nel Río Ameca, il loro habitat nativo si sta deteriorando.

 

Sorgenti attorno a Durango

Abbiamo trascorso la notte dell’11Gennaio a Guadalajara , dopo, il 12 siamo partiti verso la città di Durango,a nord. Abbiamo visitato 2 siti senza goodeidie siamo arrivati a Durango la sera tardi. Il giorno successivo, abbiamo iniziato a esaminare i siti del sistema del Río Mezquital attorno a Durango, cercando Scartomyzon milleri e goodeidi del genere Characodon.

Storicamente, Characodon era molto diffuso e comune nelle sorgenti del sistema del Río Mezquital appena a Nord – ovest della città di Durango. In una analisi morfologica del genere, Smith e Miller (1986; American Museum Novitates 2851:1-14) descrissero C. audax da una sorgente vicino al paese di El Toboso. Attribuirono inoltre, tutte le altre popolazioni della regione attorno a Durango a C. lateralis, una specie descritta da Gunther nel 1866 per la quale la località tipo è sconosciuta (erroneamente inserito nella lista del “Centro America” nella descrizione originale). Comunque, recenti anilisi genetiche compiute da Omar Domínguez e i suoi colleghi (Doadrio e Domínguez. 2003.  Molecular Phylogenetics and Evolution, in press) indicano che la situazione tassonomica è più complessa , e richiede una definizione e una distribuzione corrente sia per C. audax che C. lateralis.

Sebbene entrambi siano stati definiti , C. audax e C. lateralis si trovano in grandi problemi.  Il sistema del Río Mezquital è stato altamente degradato dall’inquinamento, eccessivi prelievi d’acqua e specie introdotte. Solo 6 o 7 popolazioni di Characodon rimangono in natura, ognuna isolata in un piccolo biotopo. Entrambe le specie sono considerati in una situazione critica.

Il tempo, che era già stato freddo e piovoso anche prima, peggiorò notevolmente al nostro arrivo a Durango, con temperature di 5-12 °C e una pioggia fitta e pesante. Si parlava di possibili nevicate. Ogni sito era fangoso e difficile da esplorare. Abbiamo trascorso tutto il 13 in siti senza goodeidi, ma nel tardo pomeriggio, abbiamo campionato le sorgenti di El Toboso e Abraham Gonzales per Characodon.

La sorgente di El Toboso, conosciuta come “El Ojo de Agua de las Mujeres”, è posta in una zona aperta , rocciosa e normalmente secca e coperta di arbusti circa a 200 mt a nord della città di El Toboso (24 16’ 30.7” N; 104 34’ 52.8” W).  LA sorgente è stata chiusa da un muro di pietra a formare un piccolo lago e contiene numerose piante acquatiche. E’ una località tipo per Characodon audax, che troviamo comune tra la vegetazione acquatica. Ne abbiamo preso subito circa una 40ina con alcune retinate e un piccolo passaggio con la sciabica. Gi esemplari erano stupendi con pinne nere e fianchi iridescenti, ed alcuni dei maschi presentavano una zona rossa nella parte ventrale , a causa del brutto tempo, è stato difficile fare delle foto

 

EL TOBOSO

 

Mentre tornavamo verso El Toboso dopo i nostri campionamenti alla sorgente, abbiamo incontrato alcuni locali amichevoli (e un po’ ubriachi) che ci chiedevano cosa stessimo pescando. Nella conversazione che ne è seguita, abbiamo appreso che a El Toboso sono stati introdotti alcuni pesci gatto per acquacoltura su consiglio del agenzia per l’agricoltura del governo dello stato. Inoltre, carpe , tilapie e altri pesci gatto, sono stati introdotti nelle sorgenti di Abraham Gonzales 10 km a sud, la nostra destinazione. Cattive nuove, dato che molte di quelle specie se si stabilizzassero, sarebbero predatori di Characodon, e le capre distruggerebbero la flora ittica.

EL TOBOSO

 

Abbiamo proceduto quindi verso il paese di Abraham Gonzalez. Le sorgenti qui, formano una serie di stagni paludosi sul lato est della città, e il canale che si origina attraversa la città ( è stretto e con gli argini in cemento). Abbiamo campionato questo canale appena esce dagli stagni (24 12’ 50.7” N; 104 31’ 47.8” W).  Almeno alcune delle sorgenti erano termali ; il canale era a circa 24-27 °C a dispetto della temperatura dell’ambiente dui 9-10 °C. Il canale è un habitat assai scarno ma pieno di pesci. In circa 25 mt abbiamo preso circa 50 Characodon, più di 100 Gambusia senilis (introdotta), 7 dei nativi killi (Cyprinodontidae) Cyprinodon meeki, e circa 50 Tilapia. I Characodon sono dimili a quelli di El Toboso, anche se più chiari.

Abbiamo trascorso la notte a Durango e la mattina dopo abbiamo esaminato siti non interessanti per i goodeidi, prima di dirigerci verso León, a sud – est. Lungo la via (70km a sud –est di Durango) ci siamo fermati a controllare le popolazioni di Characodon nelle sorgenti della città di Amado Nervo. Il nostro sito è un bosco di cipressi non molto fitta a sud della città , appena a nord della Highway 45 (23 50’ 33.2” N; 104 11’ 12.1” W).  Qui una serie di piccoli sorgenti confluiscono in un piccolo torrente (largo < 1 mt , 0.3 mt di profondità) che va verso la città.  Usando dei retini , abbiamo catturato circa 30 Characodon e 1 Tilapia in 25 mt di prove. Questi pesci erano ancora più chiari che gli esemplari di El Toboso o Abraham Gonzales, e presentano delle macchie nere lungo i fianchi e un’area rossa sul ventre. Il loro aspetto corrisponde alla descrizione di C. lateralis.

 

AMADO NERVO

 

Río Duero, Michoacán

Lasciammo Amado Nervo  per arrivare a León alle 2:30 di notte. Ho avuto problemi di stomaco nel pomeriggio, quindi il viaggio si è rivelato assai lungo, e non mi sono mai sentito così felice di buttarmi sul letto. La mattina seguente, 15 Gennaio, mi sentivo meglio e abbiamo puntato verso il Río Duero per cercare Scartomyzon austrinus e Lampetra geminis. Sulla strada abbiamo controllato il Río Turbio, Guanajuato, un tributario del Río Lerma , all’incrocio con la Highway 41 (20 43’ 15.3” N; 101 42’ 15.7” W). Nei tardi anni ’60 in questo sito si pensava ci fossero almeno 3 specie di goodeidi, ma probabilmente anche per l’inquinamento non abbiamo trovato nulla.

Siamo arrivati nel Río Duero, un altro affluente del Río Lerma , nel pomeriggio, e abbiamo esaminato all’incrocio  con la strada per Etúcuaro (19 53’ 3.6” N; 102 8’ 53.9” W).  Avevo già visitato il sito in precedenza ,il 7 Novembre 1991, catturando varie L. geminis, S. austrinus e Algansea tincella (ciprinide nativo), ma solo una Goodea atripinnis. Ovunque nel sistema Duero ho fatto assai meglio, pescando alcuni Alloophorus robustus e molte G. atripinnis, Skiffia multipunctata (pericolo) e Zoogoneticus quitzeoensis.  Ad ogni modo, il viaggio di quest’anno nel sito Etúcuaro è stato più fruttuoso.

 

RIO DUERO

 

Abbiamo iniziato con fare electrofishing in alcuni stretti (1-2 mt), profondi (1-1.5 mt), limpide sorgenti che entrano nel fiume appena prima del ponte. Non mi ero accorto di questi canali nella mia visita precedente. La densità dei pesci nel canale era bassa ma la varietà ampia.  Tra i goodeidi, abbiamo preso solo 1 Allotoca dugesi (in pericolo), a quanto ne so il primo ritrovamento di questa specie nel sistema del Duero, 2 S. multipunctata, e 2 Z. quitzeoensis. Il maschio di S. multipunctata era particolarmente notevole. Abbiamo anche preso 3 L. geminis e 3 A. tincella. Ci siamo poi portati nel fiume vero e proprio largo 8 mt e profondo 1-15 my, con un fondo  di argilla e ghiaia. E’ circondato da terreni agricoli ed è sporcato con scarichi agricoli fangosi. La corrente forte, ha reso il campionamento difficile. In 120 mt di shocking abbiamo preso altre 7 S. multipunctata più 11 L. geminis, 7 S. austrinus, e 13 A. tincella.

Completando il Río Duero, il nostro lavoro era finito. Abbiamo sistemato tutto e siamo ripartiti per Città del Messico dove arrivamo da abitudine la notte. Il giorno dopo abbiamo preparato tutto, impacchettato alcuni pesci, comprato souvenir per la famiglia e visitato alcuni amici prima di tornare a casa il 17 Gennaio. 

Sommario

Il nostro viaggio è stato sia incoraggiante che preoccupante per quanto riguarda i goodeidi. Il lato positivo è che Girardinichthys viviparus persiste nel Chapultepec Park, La Mintzita continua ad essere la casa di 5 specie di goodeidi , Characodon tiene duro nelle sorgenti attorno a Durango, e il Duero rimane un rifugio per almeno 3 specie di goodeidi. Dal lato negativo, abbiamo che non ci è stato possibile trovare alcun Allodontichthys polylepis nei suoi luoghi di diffusione noti , l’unica popolazione rimanente di Allotoca goslinei è stata decimata, e le sorgenti di La Mintzita e Durango si avviano a cambiamenti ambientali imminenti. Il futuro non promette nulla di buono per la maggior parte dei goodeidi nel Centro Messico. La protezione di questi siti che ancora mantengono goodeidi e altre specie native deve essere uno dei punti fondamentali della politica ambientale del paese. Allo stesso tempo, le popolazioni di goodeidi in cattività devono essere mantenute e devono espandersi, dato che la loro permanenza in natura è in dubbio.

 

Electrofishing : Con questa nota voglio spiegare come si esegue questo tipo di pesca, utilizzata spesso per fini scientifici in quanto è precisa e veloce:

Una griglia metallica viene posizionata nel corso d’acqua che si vuole campionare. Si mantiene poi un polo di un generatore a corrente continua in mano e si rilasciano scariche elettriche che permettono di pescare i pesci che rimangono storditi per qualche minuto dalla scarica e si irrigidiscono galleggiando a pelo d’acqua.

E’ una pratica diffusa anche per trovare rane e crostacei , o per la pesca della trota in alcune zone.

In un paio di minuti gli animali si ristabiliscono. Il voltaggio da impiegare è determinato dalla conduttività dell’acqua e deve essere calcolato prima dell’inizio perché un uso incauto dell’apparecchiatura può ovviamente causare la morte degli animali.

Per chi volesse approfondire:

http://www.fisheriesmanagement.co.uk/electrofishing.htm

http://www.nwr.noaa.gov/1salmon/salmesa/pubs/electrog.pdf

http://www.rickly.com/as/electrofishing.htm