Anableps anableps

terza parte - I piccoli

I maschi di Anableps sembrano avere due interessi principali: mangiare ed accoppiarsi. L'accoppiamento tra individui compatibili porta alla gravidanza. Piuttosto spesso il primo segno attendibile che indica che una femmina è gravida consiste in un cambiamento della forma dl corpo. Essa perde la sua silhouette slanciata e diventa corpulenta nella regione addominale.

Sebbene ciò sia molto evidente nella figura, a volte il cambiamento non è molto visibile e siamo stati colti di sorpresa da un ristretto numero di piccoli che nascevano da una femmina che non pensavamo fosse gravida.

Come capirete, è importante comprendere il processo coinvolto nella fecondazione dell'uovo e nello sviluppo dell'embrione al fine di fornire l'ambiente necessario per il successo. I piccoli di Anableps a volte vengono abortiti ed ogni feto ha sempre l'intestino che si protrude da una apertura nel ventre forgiata a mo' di fenditura. Anche quando i piccoli nascono vivi a volte l'apertura si può ancora vedere l'apertura con un po' dell'intestino protruso. Se l'acqua della vasca non è ideale, si verificano facilmente infezioni e conseguenti morti. Proverò a spiegare quel poco che mi è stato possibile trovare riguardo i meccanismi interni della gravidanza degli Anableps. Considerate che si tratta del risultato di lettura e deduzioni e non deriva da alcuna ricerca scientifica condotta da me personalmente.

Consideriamo i follicoli. I più comuni sono quelli che si trovano attorno alle radici dei capelli. Questi sono i follicoli dei capelli come quelli che avevo in testa. Gli ovari degli animali, incluse le Anableps femmine, hanno follicoli ovarici che formano un sacchetto di cellule attorno a ciascun uovo. Apparentemente le uova mature non sono completamente attorniate poichè la fecondazione da parte dello spermio maschile avviene dentro il follicolo. Questo non è poi così inusuale e per alcuni pesci "vivipari" l'embrione cresce e si sviluppa utilizzando solo la riserva di energia che si trova dentro l'uovo. Il periodo di gestazione per questi pesci è piuttosto breve (circa un mese) ed i piccoli hanno dimensioni piuttosto ridotte alla nascita. Per gli Anableps avviene qualcosa di diverso. La prima parte dell'embrione a svilupparsi è l'intestino e sottili protuberanze vascolari poste sulla parete del follicolo prendono contatto con esso e gli consentono di trarre i fluidi nutritizi. Il periodo di gestazione è molto più lungo, circa 3 mesi, ed è solo alla fine di tale periodo che il resto del corpo "si mette alla pari" dello sviluppo dell'intestino e l'intestino entra nella cavità del corpo. Se tutto va perfettamente, i piccoli nascono con una lunghezza di 1.5-2 pollici (4-5 cm) conservando come testimonianza del processo solo una leggera apertura o persino solo una riga sull'addome.

Questo è un mondo imperfetto e, probabilmente a causa di condizioni delle nostre vasche che probabilmente non sarebbero presenti in natura, i piccoli Anableps a volte nascono prima che l'intestino abbia completato il suo viaggio all'interno della cavità del corpo.

Queste immagini mostrano che se, come abbiamo fatto noi, si forniscono condizioni di sterilità, lo sviluppo continuerà fino a giungere ad una felice conclusione persino dopo la nascita.

Noi abbiamo usato un antibiotico (Cloramfenicolo), frequenti cambi dell'acqua e solo cibo vivo in questo caso. Cinque dei sette piccoli prematuri sopravvissero. Fortunatamente, abbiamo avuto tante nascite di successo in cui nessuna di queste misure energiche sono state necessarie.

I piccoli alla nascita sembrano versioni in miniatura della loro madre e, anche se mamma Anableps spesso è cresciuta fino a 10 pollici (25 cm) di lunghezza nelle nostre vasche, piccoli così grandi limitano sostanzialmente il numero di possibili avannotti per parto. Sebbene una delle nostre grandi femmine abortì 20 feti (per cui noi consideriamo che un tale numero sia possibile) la nostra figliata di successo più ampia fu di 13 piccoli vivi ed in salute

Da allora noi abbiamo saputo che un altro acquariofilo, Carl Krajniak del Michigan (USA), ha avuto una femmina molto grande che diede vita a 16 piccoli vivi. Figliate come queste non sembrano granché se confrontate ai cento e più piccoli che si possono ottenere da una femmina di portaspada o di molly ma gli Anableps hanno bisogno di più spazio e cure. Abbiamo avuto 52 esemplari tra adulti, piccoli e giovani contemporaneamente ed essi resero la vita nel nostro allevamento molto interessante ed impegnativa.

Uno dei miei obiettivi è stato quello di fotografare una nascita. Ci sono andato vicino, ma non abbastanza. Pat ed io abbiamo complessivamente assistito a due parti, in entrambi i casi il primo. Fino ad ora, sebbene avessi la macchina fotografica pronta quando avvenivano le nascite, mamma Anableps semplicemente non voleva stare in posa nei punti in cui potevo fare una foto. Spero di provare ancora in futuro.

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Autori: Tom e Pat Bridges
Prima pubblicazione: The Scat (notiziario della St. Catharines Aquarium Society)-Dicembre 1999
Traduzione: Carmelo Fruciano