Messaggi ricevuti

25 dicembre 2001

Caro Storione,
ti scrivo ora perché contrariamente a quanto facevo prima, solo adesso ho avuto il modo di leggere l'editoriale di Aquarium scritto da de Jong. Infatti è già da un mese che "leggo" e vendo Aquarium, ma più passa tempo e più sono meno bambino mio malgrado. Altre cose mi distolgono senza la benché minima ragione, eppure le do retta! Sono socio AFAE da lontano, l'AFAE ha molti soci sparsi per l'Italia e tu sai quanto questi siano motivati pur non partecipando attivamente alle vostre meravigliose iniziative. Penso che questa riflessione di de Jong sulle pagine della rivista acquariofila più blasonata d'Italia, meriti un approfondimento. Siete unici (siamo?), siete grandi (siamo?), siete sensibili, veri, sinceri, intrapredenti, motivati, preparati... (siamo?)
Vorrei che estendeste questa gioia a chi vi supporta da lontano, come me, Marco Rosetti, il mitico Dano, Piero Sedda, Pietro Binda etc. E' importante per noi sapere che voi sapreste che avremmo dato il massimo in qualunque vostra iniziativa se vi fossimo stati fisicamente vicini. Siamo con Voi! W L'AFAE! :-)))))
Buon Natale a tutti i soci!

C. Orlandi
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Lo Storione 

Lo Storione risponde a Costantino Orlandi

03 gennaio 2002

Sono davvero emozionato. Quando qualche mese fa saltai fuori dalle acque del grande fiume, stanco di vagare tra melma e rifiuti, mai avrei pensato di ricevere ospitalità nelle vasche degli amici di AFAE. Mi hanno anche offerto un lavoro, ho una numerosa famigliola da mantenere, anche se il gelo degli ultimi tempi mi ha costretto a rimanere nella mia vasca con il riscaldatore al massimo, sono vecchio e non più abituato alle fredde giornate della pianura padana. Adesso è arrivata anche una bicicletta, con la quale posso andare in giro a raccogliere sensazioni acquariofile.

Qualche giorno fa hanno bussato sulla mia vasca e mi hanno fatto leggere il messaggio che hai mandato, è scappata una lacrimuccia, l’emozione per il primo vero contatto con la realtà umana è stata grande.

Io non posso parlare. Posso solo scrivere e ascoltare, e varie volte hanno parlato di te in associazione, posso dire di conoscerti bene. Ho visitato anche il tuo sito web, per capire come in realtà il mondo acquariofilo sia ben diverso da quello che sembra.

Omogeneo e freddo ad una prima semplicistica analisi, molto più caldo e diverso guardando a fondo tra le righe. Le tue parole mi riempiono di gioia, e credo che siano il modo migliore per cominciare questa avventura di giornalista acquatico (cavolo che fatica pedalare in mezzo alla nebbia), per quel poco che posso dire con la mia breve esperienza in mezzo agli umani.

Sono circondato da persone speciali, qua in associazione e in giro per l’Italia, ma mi avevano detto alcuni amici quando ancora ero nel Po, che solo un pazzo come me poteva andarsene a cercare rogne tra gli aquariofili.

Ma allora che succede? Chi sparge queste voci? Dove sono i mostri che stanno cercando di affondare la passione per far nascere un acquariofilia spicciola e banale?

Forse non ci sono, o forse fanno parte di un mondo che ingiustamente chiamiamo acquariofilia ma non lo è.

L’acquariofilia vera esiste, ed è all’interno delle associazioni, nelle cene tra appassionati, nelle vasche delle nostre case, nei negozi di chi ama la natura, lo sto notando andando in giro per le case con la mia bicicletta, vorrei vederlo anche nei posti più lontani, ma non posso pedalare troppo, ho le ossa piene di umidità.

  Non credo che più passi il tempo e meno tu sia bambino, anzi quello che hai scritto dimostra che nel tuo cuore c’è posto per quelle emozioni che solo i bambini possono avere così forti. Il ricordare l’amarezza per non poter essere vicino a noi ed aiutarci materialmente, è in realtà il modo migliore per aiutarci.

Ma la tristezza più grande è certo quella di scoprire che solo pochi riescono a percepire certe situazioni. In pochi ci aiutano ad andare avanti, come se le iniziative rivolte ad aumentare la cultura acquariofila siano troppo avveniristiche, o peggio non siano così importanti per un “certo” tipo di acquariofilia, quella che a noi interessa meno.

Io qua nella mia vasca me la cavo benone, mi danno da mangiare e mi cambiano l’acqua, mi accendono la luce e mi puliscono il vetro. Ma non sono sorpreso di questo, nelle associazioni c’è l’acquariofilia vera, negli amici di AFAE c’è l’acquariofilia vera, manca la cultura ed il rispetto per la natura fuori dalle associazioni, e questo non è un problema dell’acquariofilia.

E’ stato doloroso scappare dal mio amato fiume, ma ho dovuto farlo per sopravvivere. Adesso sto riscoprendo una nuova realtà che vorrei approfondire, e che non mi aspettavo di ritrovare.

Quella passione per gli animali, per un piccolo scorcio di natura che non può passare inosservato alla massa.

Caro Tino, mi ricordo una volta un combattimento con un enorme Luccio, sono passati ormai tanti anni.

Ce lo siamo ritrovato di fronte io e gli amici, ognuno di noi non ce l’avrebbe mai fatta da solo, ma tutti insieme l’abbiamo fatto fuggire con la coda tra le pinne.

Ecco perché tutti gli amici che ci sostengono da lontano sono la nostra forza, perché sappiamo che possiamo puntare tutto sulla loro passione e sul loro amore per la natura. Ne approfitto quindi per ringraziare tutti gli amici di AFAE (non ricordo tutti i nomi, sai non mi fanno partecipare alle riunioni del consiglio, forse tra qualche tempo quando avranno fiducia in me) e per dire che li sentiamo vicini a noi più di quanto possano immaginare.

Ricordati inoltre che ti aspetto qua a Ferrara insieme agli altri amici, ci state tutti nella mia vasca, so che vi accontenterete, così parleremo un po’ di acquari, del mio amato fiume che ho lasciato, e di tante altre cose, non ci annoieremo.

Adesso scappo, è quasi sera, e nella mia bicicletta non ci sono i fanali, non vorrei rimanare fuori tutta la notte, qua fa troppo freddo, ma nella mia vasca, quando ci siete anche tutti voi, c’è un bel calduccio.

Ciao.

Storione

 

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